Visita la Valle



Pochi chilometri a sud-est di Trieste l'altopiano tabulare del Carso è inciso da un profondo solco vallivo, dal cui ciglio settentrionale alte pareti di roccia scoscendono in breve ad una quota di 300 metri più bassa, fino alla forra di un torrente. È questa la Val Rosandra, una minuscola entità geografica che dallo sperone di Draga allo sbocco di Bagnoli misura appena 2.500 metri.

La Val Rosandra vista dal drone

A parte la stranezza di un canyon affacciato al mare, la Valle raccoglie in tanto poco spazio una straordinaria varietà di motivi di interesse, sia nei singolari aspetti naturali che nei resti e ricordi di vicende storiche e preistoriche. Meno significativa ma tuttavia più nota è la Valle come palestra di roccia e luogo di escursioni in un ambiente per molti caratteri quasi alpino, con una flora ricca di piante esclusive.

[Le gallerie con la ferrovia prima che fosse trasformata in pista ciclabile] La peculiarità è la sua stessa origine, dovuta agli sconvolgimenti tettonici di pieghe e faglie che hanno aperto una breccia al corso d'acqua, la cui azione escavativa iniziata milioni di anni fa è ancora in atto, sia pure con efficacia enormemente ridotta.

In epoca molto più recente, circa seimila anni fa, l'uomo giunse nella zona e trovò nelle caverne abbandonate dall'acqua e nelle favorevoli condizioni ambientali gli elementi adatti ad un insediamento che durò fino alla venuta dei Romani. Con essi la Valle assunse la funzione, forse non nuova, di più diretta ed agevole via di comunicazione tra il retroterra ed il mare, servita probabilmente da una strada di cui non è rimasta memoria. La conferma che i Romani conobbero molto bene la Valle deriva non tanto dalla presenza dell'acquedotto, quanto dai resti di posizioni militari sui più alti crinali, nelle grotte e sui castellieri abbandonati dagli Istri.

La Valle acquistò nuova e straordinaria importanza nel Medioevo, quale unica via del traffico commerciale da cui dipendeva l'esistenza di Trieste, bloccata sul mare dalla Repubblica veneta.

[Il torrente Rosandra] La Valle al giorno d'oggi è un luogo di svago e di ricreazione che ha nella dimensione verticale un richiamo in più rispetto al Carso. Per molti la Valle è la cascata del torrente tra pareti e ghiaioni, altri conoscono diversi sentieri anche semi-scomparsi, per gli speleologi l'enigma di diverse grotte, i rocciatori sanno dove sono i loro chiodi, i bagnanti le migliori vasche del fiume, i ciclisti la vecchia ferrovia, il botanico la fioritura del giglio carniolico. Tutti i triestini però, almeno qualche volta, ci sono stati in quanto è innegabilmente un luogo spettacolare che vale la pena di visitare.

Questo sito è dedicato quindi a tutti i triestini che vogliono conoscere meglio la Val Rosandra ed i suoi sentieri come pure a tutti i turisti in modo da invogliarli a visitare non solo la nostra città ma pure questa straordinaria opera della natura così particolare e fuori dal comune in una zona costiera.


Copyright 1999 - 2019 GMDBSoft Tweet