I SENTIERI DELLA VALLE

Mappa

La mappa dei sentieri

Itinerario A
Da Bagnoli a Botazzo

Itinerario B
Da S.Lorenzo a Botazzo

Itinerario C
Il sentiero della ferrovia

Itinerario D
Da Bagnoli alla Chiesetta ed al Cippo

Itinerario E
La via delle acque

Itinerario F
Al Monte Carso per la Sorg.Bukovec

Itinerario G
Al Monte Carso per i ghiaioni e la Sella della Bora

Itinerario H
Al Monte Carso da Bagnoli (per Crogole)

Itinerario I
Da Bagnoli a Draga S.Elia (per Botazzo)

Itinerario J
Da Bagnoli al Casello (per la ferrovia)

Itinerario K
Da Botazzo al Monte Carso

Itinerario L
Da Beka a Botazzo

Itinerario M
Da Draga S.Elia a Botazzo

Itinerario N
Da S.Lorenzo a Botazzo (per il Monte Stena)

Itinerario E
La Via delle Acque


[La cascata in periodo di magra]

Per l'interesse ambientale del tutto particolare è certamente questa la più suggestiva escursione che si può fare in Valle.

[Uno dei tratti più stretti del torrente Rosandra] La via classica segue per quanto possibile il corso d'acqua, abbandonandolo solo dove mancano sponde transitabili: tre passaggi in roccia richiedono una certa agilità e sono sconsigliati agli escursionisti meno esperti. Inoltre alcune parti del sentiero sono state notevolmente rovinate dall'andirivieni continuo di un gregge di capre inselvatichite che si sono installate in zona.

Il sentiero inizia poco oltre il rifugio Premuda sulla sinistra del torrente (provenendo da Bagnoli) attraversando un piccolo ponte in legno.

Inizialmente il percorso si snoda in una zona alberata e abbastanza larga (vedi foto a sinistra) per poi proseguire, dopo una svolta a destra, su un percorso roccioso sempre più accidentato.

[Tratto basso del torrente Rosandra]Fin qui possono arrivare tutti e la parte alberata è molto bella ed offre un habitat molto particolare a diverse specie di piccoli animali acquatici, terrestri e volatili nonchè anfibi.

Oltre la zona boscosa la Valle tende a restringersi sempre più fino a giungere ad un vero e proprio canyon che potrà essere superato tramite una stretta cengia sul lato sinitro del torrente (sempre provenendo da Bagnoli). In questo tratto è richiesta una certa agilità ed assenza di vertigini.

Oltre la stretta cengia rocciosa il sentiero prosegue innalzandosi di una 30ina di metri sopra alla gola del torrente troppo stretta e troppo impervia per essere percorsa a piedi.

[La parte larga prima della cascata]Questo è anche il tratto di sentiero maggiormente rovinato dal transito delle capre selvatiche tanto che spesso è difficile distinguerlo e bisogna un po' "inventarsi" il percorso.

Arrivati circa all'altezza della Chiesetta, la gola del torrente Rosandra si allarga nuovamente permettendo al sentiero di riportarsi al livello del fiume dove si incontrano l'Antro delle Ninfe ed la Grande Vasca.

Da qui in poi l'alveo diviene per un bel tratto ampio e rettilineo con acqua bassa (vedi foto a destra e sotto).

Alcuni sentieri scendono in questo punto attraverso ghiaioni sulla destra proveniendo dal sentiero sotto la Chiesetta permettendo di visitare in maniera relativamente più agevole questo tratto della Via delle Acque.

[La parte più larga e pianeggiante del torrente Rosandra compresa tra la cascata e il canyon più stretto vista dall'alto]

Oltre questo tratto inizia la parte più difficile di tutta la Via delle Acque. Tratto percorribile tra l'altro solo in periodi di magra.

Si inizia attraversando il torrente e percorrendo una paretina rocciosa molto inclinata sulla sinistra del torrente (guardando la cascata). Poi bisogna superare sulla destra del torrente un salto di roccia che porta finalmente al bellissimo laghetto sotto alla cascata dove termina la Via delle Acque.

[Il laghetto sotto alla cascata]

A questo punto si può risalire lungo dei ripidi ghiaioni per raggiungere il sentiero che porta a Botazzo, oppure, cosa sicuramente più consigliabile (vista la pericolosità della risalita lungo un pendio molto ripido e franoso), si può ripercorrere la Via delle Acque in senso inverso.


Un breve video della Via delle Acque fino alla cascata.






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